E' nato a Brunico (Bruneck) nel Sud Tirolo (Italia) il 3 agosto 1954, da Agnese Trentini e Giovanni Goria. Cresce a Roma fino al 1960, quindi si trasferisce a Torino dove vive e lavora, ma ogni anno non può fare a meno di tornare fra i suoi monti per respirarne la rivitalizzante aria. Ha due figli maschi (Gabriele, l'attore, e Stefano, il fisico) e una femmina (Alice: 30/11/2001). Dopo gli studi di Orientalistica all'Università di Torino, Gianfranco
continua a occuparsi di Letteratura Disegnata (fumetti) a vari livelli, sia come autore (coi suoi
personaggi, come i BABs citati e altri),
sceneggiatore (per altri colleghi e, ad esempio, talora anche per la Disney, come si
vede sopra)
Una raccolta di miei vecchi biglietti
da visita, alcuni dei quali fatti a mano, e la prima tessera dell'Anonima Fumetti |
e vignettista, sia come divulgatore (insegnando in scuole e università,
tenendo conferenze ovunque).
Nel 1997 ottiene la docenza di Scrittura
Creativa e Sceneggiatura tenendo il corso per Esperti Autori di Fumetti e Illustratori,
diretto da Giovan Battista Carpi per la Sogea
(Scuola di Formazione). E' stato fra i fondatori della prima Anonima Fumetti nel
1982, dell'attuale Anonima Fumetti
fondata nel 1994 insieme all'autore ed editore Vittorio Pavesio per promuovere la letteratura disegnata e i suoi autori
(associazione della quale è stato Presidente fino al 31 agosto 2003), e della Fondazione (e Museo del Fumetto) Franco Fossati. Ha
lavorato per la costituzione del Sindacato Italiano
Lavoratori del Fumetto, del disegno animato e della comunicazione visiva, del quale è
stato
Segretario Generale nazionale e Presidente. Ha diretto il Centro Nazionale del
Fumetto. Crea nel 1995 afNews (araba fenice news), agenzia di informazione quotidiana sul mondo del fumetto.
Gianfranco Goria è stato insignito nel 2002 del prestigioso Premio
ANAFI con la
seguente motivazione: "Al Presidente dell'Anonima Fumetti e
webmaster Gianfranco Goria, per
aver creato, gestendolo quotidianamente con encomiabile tenacia, il più
efficiente servizio informativo esistente in Italia su fumetti, disegni
animati e arti annesse: AFNews,
imprescindibile punto di riferimento per appassionati, operatori del
settore e giornalisti di tutto il mondo." E' un appassionato
cultore e studioso di Tintin e dell'opera di Hergé e di Blake
et Mortimer e dell'opera di Edgar Pierre Jacobs, dei quali
colleziona da tempo immemore di tutto, dalla saggistica agli oggetti
derivati, e ne tiene conto in un paio di siti ad hoc, www.fumetti.org/tintin
e www.fumetti.org/b&m. nel
2010 (delibera 4 marzo 2010) è stato
nominato, dal Consiglio di Amministrazione della
SIAE su proposta della Commissione
della sezione OLAF, membro del Comitato Arti Visive per il settore
fumetto.
Ah, è
anche "comproprietario" (nel suo piccolo) della The Walt Disney Company, come
si può vedere qui.
Lavori in sospeso: Sauro Sapiens,
Cronovisione, un libro su Hergé, il mio coccodrillo ecc...
Per ascoltare le interviste che ho
rilasciato dal 2003 a oggi su RAI Radio1 nelle trasmissioni di Marco
Tesei, basta
fare click qui e inserire nella ricerca "Gianfranco Goria". Delle
altre interviste, radiofoniche e televisive, per emittenti italiane e
straniere, faccio fatica a tenere traccia, ma se rintraccio i link (o se me
li segnalate voi lettori di questa pagina) li metterò volentieri qui.
Riassumendo in parte le principali attività
non artistico/letterarie, Gianfranco Goria (non da solo, ovviamente, anzi in ottima
compagnia!)...
ha fondato:
ha elaborato gli studi di fattibilità per:
è stato:
- presidente della Giuria Internazionale - Lucca Comics &
Games 1998
- presidente della Giuria - Concorso Internazionale Accademia
Pictor 2000
- membro della giuria del premio IF/Cartoomics 2001
- membro della giuria del premio Fumetto e Archietettura a
Vercelli 2001
- membro della giuria del premio Franco Fossati per la
saggistica sul fumetto
- membro della giuria del premio INCA award
- presidente della giuria del premio Pietro Miccia - Torino Comics
- presidente della giuria del premio afNews International Internet Award
- membro della giuria del premio Attilio Micheluzzi 2001
- presidente dell'associazione Anonima
Fumetti fino al 31 agosto 2003
- membro del Comitato Arti
Visive della SIAE (2010)
- ecc. (ho perso il conto)
ha realizzato da zero:
ha insegnato un po' dappertutto. |
|
BIO: Born in Bruneck (South Tirol,
Italy) on August 3, 1954. He lives and works in Turin. He works in the comics field, as a creator (he created the
"BABs"), as script-writer (also for The Walt Disney
company), and as comics divulger (he teaches in several schools and
universities, he organizes meetings and gives lectures). He was one of the founders of
Anonima Fumetti in 1982 and of the new Anomina Fumetti in 1993,
founded to promote the comics literature and its authors. He co-founded also the Franco Fossati Foundation and the SILF/SLC/CGIL (the Italian national Union for comic
artists). He was the director of the Italian national centre
for comic art CNF. He is the founder, publisher and director of the daily news press agency afNews.
As a translator he worked at the new Italian edition of the Tintin series.
As a photographer is specialized in comic-art photos.
Gianfranco Goria is also a winner of the ANAFI
Award in 2002.
Articoli
su Goria
o "con" Goria:
Una presentazione dei suoi corsi di Letteratura Disegnata e
Sceneggiatura per il Fumetto con commenti su di lui, su
Torino Sette (settimanale de La Stampa) - Un articolo sul centenario di
Hergé con un commento su Goria, sul quotidiano
La Stampa
- sul Corriere della Sera - Il magazine francofono
ActuaBD cita Goria anche a proposito del
Centenario di Hergé - Il magazine francofono
BDzoom cita Goria -
un articolo del giornalista Guido Tiberga (La Stampa) su
Goria (click l'immagine qui a fianco per leggerlo)...
e click qui per leggerne un altro che mi ha
commosso (sempre di Tiberga, che ha avuto molte occasioni per citarmi, scegliendo, negli
anni, aggettivi sempre nuovi...) proveniente dal sito di Torino Comics.
Un articolo del giornalista
Emanuele Rebuffini, la video intervista
di Goria a Moebius,
Goria citato nella presentazione
della legge sul fumetto, citato su Liberation,
citato sul Corriere
della Sera, da Vincenzo
Mollica nel sito RAI, su Rorschach,
intervista su Ultrazine,
sul settimanale Rassegna
Sindacale e nelle news della CGIL,intervista
su StankyJack, un intervento
su ADAM Italia, un mio articolo (lupi e fumetti) su Piemonte
Parchi,
un altro articolo (Tex e i parchi) per Piemonte
Parchi (in rete solo l'estratto).
Un gentilissimo editoriale di Francesco
Coniglio su Blue.
Ecc.
Un mio breve articolo sul Lupo nei Fumetti pubblicato da Piemonte Parchi: click qui.
Una conferenza su Fumetto e Architettura: click
qui. Una sporadica collaborazione
per IF, altre per Fumo di China e The Comics
Journal, non completano affatto il quadro: ma col tempo cercherò
di mettere in linea tutto...
Attenzione: questa è Silvia Guglielmotto, l'agente,
guardia del corpo e segretaria particolare di Gianfranco Goria. Non lasciatevi
ingannare dalla sorridente femminilità: è pericolosissima (notate il boa
costrictor che tiene con noncuranza al collo! Oppure guardate come affronta le
rocce dolomitiche! O gli squali nel mondo sommerso!), un po' come Dors Venabili per Hari
Seldon (citazione Asimoviana...). Comunque per qualunque incarico, appuntamento eccetera
col Presidente Goria, dovete per forza rivolgervi a lei a questa e-mail... Coraggio.
By the
way... Gianfranco Goria è anche l'autore, tra le altre, delle celebri frasi
"Chi ricerca ritrova" e "Nella vita per riuscire bisogna
rientrare" e "Se ella è coeva di quella là, egli è coadamo di quello lì?..."
e ha acquisito dalla mamma questa perla di saggezza:
"Tutti dobbiamo morire, ma... meglio tardi che mai!"...
E sempre al Goria si deve l'elaborazione della cosiddetta "Teoria
Meteoritica" e dei concetti base della Cronovisione.
E ancora: "Se hai messo un essere umano su un altare, hai smesso di
essere umano.", oppure "Se pensi di avere la Verità in tasca (magari tutta bella cesellata da altri in un bel libro),
finisce che smetti di cercarla. Un ottimo sistema per restare ignorante."
Ma anche: "Dio non esiste: io l'ho visto!"
L'autore e uno dei suoi personaggi - The creator
and one of his characters
Lo studio - the studio with Anonima Fumetti's web
site on video, Tintin's poster, Spiegelman's litography, Giorgio Cavazzano's drawings...
Sulle pareti della casa - on the wall you can find
original drawings and autographs by friends and collegues... Giovan Battista Carpi, Romano
Scarpa, Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita, Stefano Mirone, Cinzia Ghigliano, Vittorio
Giardino, Vittorio Pavesio, Silver, Giorgio Sommacal, Bruno Bozzetto, Luigi Piccatto,
Moebius, Massimiliano Frezzato, Alfredo Castelli, Corrado Mastantuono, Valerio Held, Paolo
Mottura, Silvia Ziche, Emilio Catellani, Claudio Sciarrone, Giorgio Rebuffi etc. ...
Sulle pareti della casa - on the wall Vittorio
Giardino's Max Friedman, Sergio Toppi, Giorgio Cavazzano, Milo Manara (and one of his own
drawings...)
Sulle pareti - on the wall Disney's stamps, Giorgio
Rebuffi's Lupo Pugaciòff, Claudio Sciarrone's "The Three Samurais", Vittorio
Pavesio's Lockness, Donald Duck, Spirou, Tintin...
At the Centre Belge de la Bande Dessinée, 1996
Mentre tiene una lezione sul Fumetto nel Castello Sforzesco di Milano, proprio sulla
scrivania usata nel film Nirvana di Gabriele Salvatores dal protagonista, 1997
Teaching Comic Art in Milan (Castello Sforzesco) at the desktop used in the movie Nirvana
by Gabriele Salvatores.
Mentre intervista Sergio Cofferati (leader della CGIL) per il video del convegno
internazionale Fumettopolis, maggio 1998
Interviewing the leader of the biggest workers Union in Italy.
Insieme a Sergio Cofferati, in occasione della riunione che ha dato il via ai lavori di
costituzione del Sindacato Nazionale di categoria, 7
novembre 1998.
With Sergio Cofferati (leader of the union CGIL) starting the works for the new
cartoonists Italian union.
le sue
collezioni - his collections e, qui, alcuni degli originali
appesi alle sue pareti, di solito regali di amici fumettisti...
i suoi
libri: bibliografia - his books: bibliography
a BAB,
one of his characters,
a Disney
story, drawn by Massimo de Vita,
a Disney
story drawn by Fabrizio Petrossi,
a Disney
story drawn by Giampiero Ubezio,
a Disney
story drawn by Claudio Sciarrone,
text for
the story drawn by Claudio Sciarrone: see also Claudio
Sciarrone to see the drawn panel.
|
Una breve
"autopresentazione":
"Gianfranco Goria ?... Chi era costui ?"
Più di un Don Abbondio potrebbe farsi questa domanda,
per cui declino qui le mie generalità a favore di quelli che, a motivo di molti miei anni
di lavoro compiuto nel più stretto anonimato, non avessero avuto in precedenza
l'occasione di conoscermi personalmente. Passato da Brunico (Bruneck
-
Bolzano, Bozen) per nascervi, quindi trasferito a Roma (con puntate occasionali
in Campania) da piccolo (ivi frequentando inconsapevolmente gli ambienti
della RAI e della recitazione), dove ho frequentato la scuola Montessori
(dove mi occupavo con diligenza della pianticella affidatami dalla
maestra). Poi ci si trasferisce a Torino dove, tra le varie altre cose,
frequento l'ambiente del cattolicesimo d'avanguardia (il parroco,
Michele Bechis, era uno
scalatore di montagne - sulle quali morì da alpinista - e il Vescovo era
il cardinale
Michele Pellegrino) e ho modo di approfondire sul serio e scientificamente
storia e radici del cristianesimo e dell'ebraismo, e i dettagli delle
loro Scritture. Chi avesse frequentato,
negli anni della mia gioventù, gli ambienti della Nonviolenza Gandhiana in Italia, mi avrebbe incontrato lì, ad esempio, dove con
Luca Negro fondai il Gruppo di Azione Nonviolenta a Torino (ma
quello consapevole e intelligente dei due era Luca, non io), poi
confluito nel Movimento Nonviolento nazionale fondato da
Aldo Capitini,
affiliato alla War Resisters International. Gandhi, dunque è
stato il mio primo maestro di politica attiva, mentre in precedenza mi
ero avvicinato all'anarchismo nonviolento con Tolstoj. Ebbi anche
modo, insieme ad altri giovani torinesi impegnati nel movimento, di
passare delle serate con
Norberto Bobbio, approfondendo temi vari. In gioventù (anni settanta) qualcuno potrebbe aver ascoltato
brani miei o del mio gruppo, i Dharma, registrati a Torino nello studio
di Gigi Venegoni. Il nome del gruppo lascia facilmente intendere che,
nel frattempo, avevo approfondito religioni e filosofie dell'India e
del Vicino ed Estremo Oriente, sotto la guida del professor
Oscar Botto,
famosissimo indologo, buddologo e sanscritista, cui resi omaggio
inserendolo, più tardi, in un paio di mie storie Disney con Topolino. In
quel periodo ebbi modo di aggiungere, a inglese e francese (e rudimenti
di tedesco), varie
conoscenze (più o meno approfondite) di sanscrito, pali, malayalam,
hindi, bengali, arabo, ebraico, giapponese, cinese, tibetano... Peccato
la mia memoria non sia un granché. :-) E ricevetti insegnamenti da altri
illustri professori che ricordo:
Mariangela Chiodo D'Onza,
Stefano Piano,
Mario Piantelli, il compianto
Ferruccio Ducrey Giordano... Bel periodo. Alcuni dei compagni di
studio di quell'epoca hanno poi continuato a lavorare in quell'ambito,
come
Pinuccia Caracchi e
Victor Agostini.
Chi lavora nel più
grande Sindacato d'Italia può avermi incrociato ovunque come responsabile del sistema
informatico di una categoria rilevante di lavoratori, o nella mia veste,
battagliera invero, di sindacalista convinto. La via dello Yoga (esplorata per anni in varie
direzioni) l'ho approfondita con la
scuola di Paramahansa Yogananda e che sia
stato un bene o un male lo vedremo poi. Qualcuno mi avrà incrociato nelle palestre
di Kung Fu del Maestro Chang Dsu
Yao, e questo mi ha fatto solo bene.
Alcuni
hanno lavorato con me alla Banca Popolare
di Novara, che ha molto generosamente sopportato di avermi a
ruolino paga per anni (scherzi a parte, lì il rispetto non è mai
mancato, anche quando svolgevo il mio difficile compito di
sindacalista). Altri possono avermi
incrociato lungo qualche via ferrata, magari nelle Dolomiti... Chi si occupa di vignette e
strisce può aver fatto la conoscenza, dalla metà degli anni sessanta, con i miei piccoli
"BABs" o una pletora di altre
piccole strisce di vario genere da me disegnate e scritte (Ex l'Extrazucca, I Reportage di Johnny Franky, Le
avventure di Mr. Time, Le Inchieste dell'ispettore Longpipe, TV con disegni di
Guido Vogliotti, Scuola Nuova, Acrobatic Team, The Fleas, Il Mutante, Hood con
disegni di Vittorio Pavesio, Jeff Nogun, Far West, "Qualcuno", Maria
Teresa, Aplomb, Big Ben, Turi il turista e...
non ricordo più!) e sparse ovunque, in Italia e all'estero, tranne che nelle riviste di
fumetti (cito a casaccio riviste come Satyagraha, Mondo Gioco, Samurai, Banzai, Rassegna
Sindacale e altre che non ricordo). Fumetti sono apparsi su riviste di
fumetti come Piemme Piccolo Missionario, Topolino, Minni in Italia e
all'estero. Un brevissimo campionario si trova qui; anche con un
paio di copertine della rivista underground (allora non si chiamavano "fanzine"
o "autoproduzioni") UFO, che facemmo uscire dal 1970 al 1972,
ignari di aver così raggiunto un primato: è stata la prima rivista a fumetti in Italia
nel formato che sarebbe, molti anni dopo, stato reso famoso da Lupo Alberto...
(Sorry, Guido, siamo arrivati prima! Ehehehe!)
Nel frattempo ho scritto qualche centinaio di canzoni di scarso
successo, interpretate dal mio gruppo anni '70 "i Dharma":
quattro concerti e un passaggio radio... Beh, non abbastanza per farne
un mestiere, ma resta un grande piacere personale.
Si dice anche che io abbia fatto (e faccia ancora, forse) il "ghost writer"
in Italia e all'estero, per diversi colleghi più o meno noti, o sotto pseudonimo...
Chissà? Non ho più la memoria di una volta... Anzi, "Se la memoria non m'inganna...",
prima o poi finirò di scrivere dei tanti personaggi noti che ho
"incrociato" nel corso della mia vita.
Chi si occupa professionalmente di fumetto ha iniziato nello stesso periodo a dovermi
sopportare qua e là per Fiere, Saloni, Mostre e quant'altro avesse a che fare col nostro
amato linguaggio, e Franco Fossati (amico e compagno di
avventure fumettistiche anche d'oltralpe) cominciò, suo malgrado (scherzo, Franco!), a
farmi da Maestro di analisi, critica e storia del fumetto, all'inizio degli anni settanta.
I professionisti della didattica potrebbero avermi ospitato come docente appassionato
nelle loro scuole, dalle elementari alle università. Altri mi hanno avuto tra i piedi
durante la mia esperienza come sceneggiatore per un bistrattato e da me tanto amato Topo.
Altri invece non hanno mai smesso di sopportarmi come "sceneggiatore di
sostegno" che interviene sulle loro storie smontando e rimontando come un forsennato
il loro duro lavoro, blaterando a ogni piè sospinto di "flussi narrativi",
"sequenze logiche", "montaggio espressivo" eccetera (amici,
sinceramente vi ringrazio per la fiducia e la pazienza!). Chi legge abitualmente riviste
di divulgazione o critica fumettistica può avere sbattuto il naso sui miei talora focosi
interventi scritti. I frequentatori di Internet mi leggono, invece, su afNews ormai da anni, tutti i giorni,
tutti i giorni, tutti i santi giorni! Per alcuni sono il combattivo co-fondatore e
presidente dell'Anonima Fumetti (l'associazione nazionale di autori; quella
del Centro Nazionale del Fumetto e del Centro Didattico per i Linguaggi della Comunicazione
e la caterva di loro sottoprogetti, quella del mitico e
faraonico progetto di Museo
Nazionale del Fumetto, quella del Sindacato Italiano del Fumetto
- fondato insieme a Marco Cattaneo, grazie all'attiva
collaborazione di
Sergio Cofferati e Fulvio Fammoni - operativo dal 2000 e impegnatissimo nelle sue attività a difesa di
chi lavora nei mondi del fumetto, dell'animazione, dell'illustrazione
e della comunicazione visiva).
Dopo aver approfondito (seriamente,
intendo, non per modo di dire; cioè sia in a livello di studio
dall'interno e dall'esterno, sia a livello di pratica della ricerca
spirituale) religioni e filosofie, a partire da quelle locali per andare
poi decisamente più lontano, e dopo aver imprevedibilmente raggiunto i risultati previsti
(1) e averci messo poi anni su anni per metabolizzarli e capirci
qualcosa, ho scoperto, dopo decenni e decenni di pratica e studio (e
innumerevoli elucubrazioni), che
la risposta ce
l'aveva Vasco Rossi... Non dico di aver scoperto,
infine, di aver buttato via un sacco di tempo e di vita per niente, perché in fondo è stato
tutto molto interessante e persino molto emozionante... tuttavia... se
qualcuno mi chiedesse un parere, oggi (dopo oltre quaranta anni buoni,
come dicevo, di studi seri approfonditi onesti sinceri di alto profilo e
altrettanti di pratica concreta attiva sincera onesta partecipata convinta e
serissima), gli farei ascoltare Un Senso e lo manderei dritto filato
all'UAAR.
:-)
Insomma, analogamente
a quanto è capitato ad altri ben più noti di me, la ripetuta esperienza
"mistica", o "l'illuminazione" (1) come suol dirsi
(e indipendentemente da cosa sia in realtà), ha prodotto in me
(pur richiedendo, come accennavo, anni di successiva graduale
metabolizzazione) una consapevolezza che mi ha allontanato
inevitabilmente da ogni fede, religione, Maestri et similia. Pur
avendo letto del filosofo
Krishnamurti (insieme a tanti altri) fin dalla mia gioventù, solo nel 2010 ho casualmente
scoperto che ebbe una esperienza analoga alla mia (ma la sua, a
differenza della mia, fu sofferta) e che i risultati sono stati simili,
all'atto pratico, per quanto riguarda il successivo rapporto con
credenze, credi, fedi e cose del genere. Curioso. "Chi vede non crede -
chi crede non vede", si potrebbe dire, quasi che "la Verità" (che, se non
ricordo male, per Gandhi coincideva col concetto di Dio, e la cosa ha un
suo senso filosofico) sia naturalmente incompatibile con il "credere". E
forse è così. D'altronde se vedi qualcosa, non hai certo bisogno di
immaginarti una realtà alternativa cui credere. E probabilmente è
normale, in buona parte dei casi, che chi non vede, cerchi
di credere in qualcosa di immaginario, almeno "per consolazione". Solo
che la "consolazione" finisce poi per diventare abitudine, forte come
una droga, oscurando così la possibilità di vedere. Nemmeno
la si cerca più, "la Verità", tanto si è convinti di averla in tasca,
magari tutta bella scritta in un Libro. Così se capita che una "vera
esperienza mistica" (indipendentemente da cosa sia in realtà) ti colga, resti spiazzato. Ci vuole un po' per
capire che quel che vedi è effettivamente incompatibile con "le verità"
scritte nei "Libri Sacri", e non è detto che tu abbia la forza per capirlo
subito, o il coraggio di ammetterlo. Ma se lo capisci, e lo ammetti, ti
tocca cominciare a cercare di capire come mai delle persone, a fronte di
una esperienza come la tua, abbiano messo in piedi cumuli di
immaginazione, invece di accontentarsi di "vedere". Poi cominci a
capire come possa succedere, giacché "l'illuminazione" non ti rende
migliore di quel che sei in quel momento e la tentazione di trasformarti
in un "maestro per gli altri" (mentre potresti essere al massimo uno
scarso maestro per te stesso) può essere forte. Così, invece di offrire
uno spiraglio alla "Verità", si costruiscono altri cumuli di immaginazione
ad uso di "fedeli" e "credenti"... "Per il loro bene", si dice, certo,
cercando magari di autoconvincersi (se in buona fede). Per indirizzarli verso ciò che il "maestro"
ritiene giusto per loro. Chissà, nel corso della storia, quante volte è
stato davvero così, persino in buona fede. Ma occultare la verità e
raccontare "pseudo-pedagogiche favolette" al suo posto, non è una cosa
buona. Costruire religioni per il "popolo" non è come dire una "pietosa
bugia", e le conseguenze possono essere disastrose, come si sa.
Bah. Mi si perdoni l'uso di tanti
"virgolettati": il fatto è che in realtà non ho parole adeguate per
descrivere le mie esperienze (1), e devo accontentarmi di "termini
virgolettati" e di "frasi fatte", che, però, davvero non possono rendere
minimamente l'idea dell'esperienza reale. Eh, abbiamo i nostri limiti.
:-) E, pensandoci bene, in fondo scrivo queste cose più per me (e per mi
conosce veramente bene), per fare con me stesso un periodico "punto
della situazione", che per "i lettori", perché mi rendo conto che non ho
gli strumenti per trasmettere la realtà della mia esperienza personale
(1) e che, anzi, la semplice esposizione a parole può produrre o una
sana incredulità (evviva!), o una malata immediata e irrazionale
adesione "religiosa" a quanto dico, o, addirittura (in alcuni casi), una
patologica contrapposizione fideistica aprioristica del tutto priva di
senso e inutile, oltre che dannosa (e magari persino pericolosa).
Mi va anche di dire che sono
consapevole, nonostante la mia veramente scarsa memoria, di aver fatto,
nel corso della mia vita, un discreto numero di idiozie, di essere stato
spesso e a lungo clamorosamente ingenuo, di aver
sicuramente pestato dei calli (a volte inconsapevolmente, a volte
intenzionalmente), di aver fatto qualche piccola cattiveria dovuta alla
stupidità (non all'intenzione di ferire), insomma, di aver accumulato
una certa quantità di errori. La maggior parte non li ricordo più (più
facilmente se ne potrebbero ricordare le mie eventuali "vittime"), ma
hanno tutti contribuito (insieme a tutto il resto) a fare di me quel che
sono oggi, con tutti i miei limiti.
Mi si perdoni anche il non aver
ancora citato, in questa breve auto presentazione, tutte le persone
che ho incrociato nella mia vita (alcune, non tutte, sono
citate qui:
www.fumetti.org/goria/memoria/default.htm ): man mano che
aggiornerò questa nota, cercherò di metterle e inserirle nella
giusta cronologia. Se poi muoio prima, pazienza: non muore mica
nessuno, eh!:-) E
con questo abbiamo cominciato a fare conoscenza.
[Testo aggiornato il 15 luglio
2010]
(1):
सच्चिदानंद
- satchitananda
नेहाभिक्रमनाशोऽस्ति प्रत्यवायो न विद्यते।
स्वल्पमप्यस्य धर्मस्य त्रायते महतो भयात् ॥
२.४०॥
nehābhikramanāśo'sti pratyavāyo na vidyate
svalpamapyasya dharmasya trāyate mahato
bhayāt 2.40
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