N. 39

Editoriale

    Avete notato come sono striminzite le risposte degli autori stranieri, quando gli si chiede quali fumetti italiani apprezzino? Saltano fuori sempre i soliti due o tre nomi famosissimi. Le scarse conoscenze dei fumettisti stranieri riflettono panorami editoriali autoreferenziali, chiusi.
    Noi italiani siamo fortunati, da questo punto di vista. Abbiamo una grande tradizione di fumetto popolare e d’autore, ma possiamo anche leggere moltissimo materiale straniero: dai supereroi alle storie della Vertigo, dagli albi della scuola franco-belga al fumetto latino-americano. E manga come se piovesse.
    Possiamo toglierci addirittura qualche sfizio. Come quello di leggere le storie brevi di alcuni degli autori americani più quotati, pubblicate su Lexy Presents Dark Horse.

AP


La Lexy presenta il cavallo nero

    Nel nostro paese le sorti editoriali della Dark Horse Comics sono sempre state molto complicate.  Praticamente ogni editore che abbia tradotto albi americani negli ultimi dieci anni ha anche stampato fumetti di questa casa editrice. Alla lunga lista dei licenziatari si è aggiunta di recente una piccola casa editrice di Terni, la Lexy Produzioni. Nel giro di pochi mesi, la Lexy si è imposta come punto di riferimento per gli appassionati delle produzioni Dark Horse, con la versione italiana di una serie regolare (Spy Boy di Peter David e Pop Mann) e di volumi come Strange Wink, Creature from the Black Lagoon e Dark Horse Maverick 2000. Da qualche giorno ha fatto la sua comparsa sugli scaffali delle fumetterie anche Lexy Presents Dark Horse, una rivista antologica ambiziosa e interessante.
La copertina del N.1 in versione variant    Dietro la copertina del numero 1, stampata per l’occasione in due versioni, troviamo una selezione di storie tratte da Dark Horse Presents, il magazine che ha segnato la nascita della casa editrice americana nel 1986 e ne rappresenta ancora oggi la quintessenza. Basti ricordare che sulle pagine di Dark Horse Presents hanno esordito personaggi come Concrete e Masque (il futuro The Mask) e serie famose come Sin City di Frank Miller. Il materiale scelto e tradotto su Lexy Presents Dark Horse comprende The Bookroom Horror, omaggio ad H.P. Lovecraft, scritto da Mignola e disegnato nello stile di quest’ultimo da Ryan Sook, la prima parte di un’avventura di Monkeyman & O’Brien di Arthur Adams, una storia a solo di Bombshell di Peter David e Mark Henry e Clown Without Pity di Chris Warner e Chris Brunner.
   Una menzione a parte merita il primo dei quattro episodi di Hieroglyph. Si tratta di una miniserie di fantascienza avventurosa di Ricardo Delgado, comparsa negli Stati Uniti con l’etichetta Maverick. La pubblicazione di Hieroglyph indica che la Lexy non intende trarre materiale solo da Dark Horse Presents, ma vuole proporre sulla nuova rivista il meglio del catalogo della casa “del cavallo nero”. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente e conquistare il pubblico che privilegia storie “mature” e non è strettamente interessato ai supereroi. Lo stesso pubblico che fino ad ora ha sostenuto l’unica rivista di questo tipo: l’ottima Vertigo Presenta della Magic Press.
 

Alessandro Pinna



Nero di Seppia
Il sito dell’omonima associazione, da poco rinnovato.
 

Questa rubrica raccoglie le risposte di sceneggiatori, disegnatori e addetti ai lavori alla domanda: “Quali sono le tre opere a fumetti che non devono mancare nella biblioteca di un appassionato?”

Risponde
Gianfranco Goria
(presidente di Anonima Fumetti)
“Solo tre... sigh. Beh, penso a tre opere di saggistica (sperando che anche altri ci abbiano pensato): Capire il fumetto di Scott McCloud. Veramente fondamentale per andare più a fondo nella comprensione del linguaggio del fumetto e saperlo apprezzare come si deve.
Leggere il fumetto di Benoit Peeters. Lo sceneggiatore belga è anche uno dei maggiori conoscitori del fumetto europeo e ha le idee decisamente chiare su come si deve affrontare la lettura del fumetto. Gli esempi di letteratura disegnata che presenta sono superbi.
Fumetto e arte sequenziale di Will Eisner. Da uno dei Grandi del fumetto mondiale, un libro davvero notevole; una serie di preziose lezioni su come si fa un fumetto moderno.
Tutti e tre sono scritti da autori di fumetti, sono editi dalla Vittorio Pavesio Productions (casa editrice di un autore di fumetti) e sono il frutto della mia testardaggine nel volerli a tutti i costi portare in Italia...”.

E voi che cosa rispondereste? Inviate le vostre preferenze al nostro indirizzo!
 

“E tra i labirinti aggrovigliati della mia strana mente,nuvole di sabbia rosa e laghi paludosi,trovo per incanto le tue piccole mani di cristallo”
Claudio Parentela


 

L’occhio insonne è l’occhio che vigila fra le nuvole e le pieghe delle pellicole, che scruta le ombre e i lampi di luce di mondi sempre in evoluzione e, spesso, in ebollizione…

    A distanza di poco più di un mese dalla scomparsa di Gianluigi Bonelli, ci ha recentemente lasciato un’altra grande figura del fumetto italiano: Luciana Giussani, cocreatrice insieme alla sorella Angela di Diabolik, una delle icone storiche del nostro fumetto. Luciana Giussani aveva 72 anni e raggiunge la sorella Angela (morta nel 1987) a sovrintendere le sorti della Casa editrice Astorina in quel luogo imprecisato che ci piace immaginare come una closure tutta particolare per i grandi della storia del fumetto.
 

EL

Click qui per contattare la redazione

Rorschach N.39
Pubblicazione amatoriale settimanale distribuita tramite posta elettronica. Esce nel fine settimana.
Redazione: Fabio Lanza, Emiliano Longobardi, Alessandro Pinna, Simone Satta, Manuel Seu, Antonio Solinas.
Progetto grafico e realizzazione: Ant Studio. Le opinioni espresse negli articoli riguardano i singoli autori. Gli articoli le interviste, i disegni, le illustrazioni e i fumetti sono © degli autori, delle persone, delle agenzie e delle case editrici detenenti i diritti. Si possono utilizzare le notizie riportate in Rorschach citandone la fonte. Ogni numero di Rorschach viene testato accuratamente. Tuttavia non possiamo dare nessuna garanzia, implicita o espressa, circa il suo corretto funzionamento. Chi richiede Rorschach si assume pertanto ogni responsabilità derivante dal suo utilizzo.
I dati forniti dai nostri lettori sono utilizzati esclusivamente per la spedizione di Rorschach, in conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali. Se vuoi smettere di ricevere Rorschach invia un messaggio con la parola “smetti” dall’indirizzo di posta con cui sei iscritto. Se hai ricevuto copia di Rorschach da terzi e desideri che ti venga inviato direttamente, spedisci alla redazione un messaggio vuoto per iscriverti alla versione HTML o un messaggio con la parola “testo” per iscriverti alla versione solo testo.

                                                                                

La prossima settimana: Intervista a Michael Lark