Editoriale
Avete notato come sono striminzite le risposte
degli autori stranieri, quando gli si chiede quali fumetti italiani apprezzino?
Saltano fuori sempre i soliti due o tre nomi famosissimi. Le scarse conoscenze
dei fumettisti stranieri riflettono panorami editoriali autoreferenziali,
chiusi.
Noi italiani siamo fortunati,
da questo punto di vista. Abbiamo una grande tradizione di fumetto popolare e
d’autore, ma possiamo anche leggere moltissimo materiale straniero: dai
supereroi alle storie della Vertigo, dagli albi della scuola franco-belga al
fumetto latino-americano. E manga come se piovesse.
Possiamo toglierci addirittura qualche sfizio.
Come quello di leggere le storie brevi di alcuni degli autori americani più
quotati, pubblicate su Lexy Presents Dark Horse.
La Lexy presenta il cavallo nero
Nel nostro paese le sorti editoriali della Dark Horse Comics sono sempre
state molto complicate. Praticamente ogni editore che abbia tradotto albi
americani negli ultimi dieci anni ha anche stampato fumetti di questa casa
editrice. Alla lunga lista dei licenziatari si è aggiunta di recente una piccola
casa editrice di Terni, la Lexy Produzioni. Nel giro di pochi mesi, la Lexy si è
imposta come punto di riferimento per gli appassionati delle produzioni Dark
Horse, con la versione italiana di una serie regolare (Spy Boy di Peter
David e Pop Mann) e di volumi come Strange Wink, Creature from the
Black Lagoon e Dark Horse Maverick 2000. Da qualche giorno ha fatto
la sua comparsa sugli scaffali delle fumetterie anche Lexy Presents Dark
Horse, una rivista antologica ambiziosa e interessante.
Dietro la
copertina del numero 1, stampata per l’occasione in due versioni, troviamo una
selezione di storie tratte da Dark Horse Presents, il magazine che ha
segnato la nascita della casa editrice americana nel 1986 e ne rappresenta
ancora oggi la quintessenza. Basti ricordare che sulle pagine di Dark Horse
Presents hanno esordito personaggi come Concrete e Masque (il futuro The
Mask) e serie famose come Sin City di Frank Miller. Il materiale scelto e
tradotto su Lexy Presents Dark Horse comprende The Bookroom
Horror, omaggio ad H.P. Lovecraft, scritto da Mignola e disegnato nello
stile di quest’ultimo da Ryan Sook, la prima parte di un’avventura di
Monkeyman & O’Brien di Arthur Adams, una storia a solo di
Bombshell di Peter David e Mark Henry e Clown Without Pity di
Chris Warner e Chris Brunner.
Una menzione a parte merita il
primo dei quattro episodi di Hieroglyph. Si tratta di una miniserie di
fantascienza avventurosa di Ricardo Delgado, comparsa negli Stati Uniti con
l’etichetta Maverick. La pubblicazione di Hieroglyph indica che la Lexy
non intende trarre materiale solo da Dark Horse Presents, ma vuole
proporre sulla nuova rivista il meglio del catalogo della casa “del cavallo
nero”. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente e conquistare il pubblico che
privilegia storie “mature” e non è strettamente interessato ai supereroi. Lo
stesso pubblico che fino ad ora ha sostenuto l’unica rivista di questo tipo:
l’ottima Vertigo Presenta della Magic Press.
Nero di Seppia
Il sito dell’omonima associazione, da poco
rinnovato.
Questa rubrica raccoglie le risposte di sceneggiatori, disegnatori e addetti ai lavori alla domanda: “Quali sono le tre opere a fumetti che non devono mancare nella biblioteca di un appassionato?”
Risponde
Gianfranco Goria
(presidente di Anonima Fumetti)
“Solo tre... sigh. Beh, penso a tre opere
di saggistica (sperando che anche altri ci abbiano pensato): Capire il
fumetto di Scott McCloud. Veramente fondamentale per andare più a fondo
nella comprensione del linguaggio del fumetto e saperlo apprezzare come si
deve.
Leggere il
fumetto di Benoit Peeters. Lo sceneggiatore belga è anche uno dei maggiori
conoscitori del fumetto europeo e ha le idee decisamente chiare su come si deve
affrontare la lettura del fumetto. Gli esempi di letteratura disegnata che
presenta sono superbi.
Fumetto e arte sequenziale di Will Eisner. Da uno dei Grandi del
fumetto mondiale, un libro davvero notevole; una serie di preziose lezioni su
come si fa un fumetto moderno.
Tutti e tre sono scritti da autori di fumetti, sono editi dalla Vittorio
Pavesio Productions (casa editrice di un autore di fumetti) e sono il frutto
della mia testardaggine nel volerli a tutti i costi portare in
Italia...”.
E voi che cosa rispondereste? Inviate le
vostre preferenze al nostro indirizzo!
“E tra i labirinti aggrovigliati della mia strana
mente,nuvole di sabbia rosa e laghi paludosi,trovo per incanto le tue piccole
mani di cristallo”
Claudio
Parentela
L’occhio insonne è l’occhio che vigila fra le nuvole e le pieghe delle pellicole, che scruta le ombre e i lampi di luce di mondi sempre in evoluzione e, spesso, in ebollizione…
A distanza di poco più di un mese dalla
scomparsa di Gianluigi Bonelli, ci ha recentemente lasciato un’altra grande
figura del fumetto italiano: Luciana Giussani, cocreatrice insieme alla sorella
Angela di Diabolik, una delle icone storiche del nostro fumetto. Luciana
Giussani aveva 72 anni e raggiunge la sorella Angela (morta nel 1987) a
sovrintendere le sorti della Casa editrice Astorina in quel luogo imprecisato
che ci piace immaginare come una closure tutta particolare per i grandi
della storia del fumetto.
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Rorschach N.39
Pubblicazione amatoriale settimanale distribuita
tramite posta elettronica. Esce nel fine settimana.
Redazione: Fabio Lanza, Emiliano Longobardi, Alessandro Pinna,
Simone Satta, Manuel Seu, Antonio Solinas.
Progetto
grafico e realizzazione: Ant Studio. Le opinioni espresse negli articoli
riguardano i singoli autori. Gli articoli le interviste, i disegni, le
illustrazioni e i fumetti sono © degli autori, delle persone, delle agenzie e
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La prossima settimana: Intervista a Michael Lark