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Non ne vale la
pena...comunque eccoti il mio:
CURRICULUM
Nome:
Gianni Soria, in arte "Fuin" (faina), antico
nomignolo affibbiato per distinguerci dagli altri
numerosissimi Soria della zona ma anche
per risparmiare spazio.
Origini:
Piemontese (*), popolo di antiche tradizioni civili
e pacifiche, ormai in via di estinzione a
causa delle frequenti invasioni, che vive nel
Nord-Ovest della penisola italica.
Sesso: praticamente maschile. ma esercito molto saltuariamente.
Età: variabile in costante e pauroso aumento. (**) vedi OVER 40
Altezza: medio basso.
Capelli: neri, anzi grigi, cioe' no, bianchi.
Segno zodiacale:
variabile, da quando i piu' grandi esperti
di astrologia hanno annunciato una
rivoluzionaria scoperta che permette lo spostamento
a piacere delle proprie coordinate astrali con
garanzia scritta di pari validita' scientifica
Attività:
(ex)informatico,
ma faccio ugualmente male un sacco di altre cose.
Al contrario eseguo
velocissime e simpatiche caricature in meeting,
matrimoni, party, feste, discoteche ecc. ecc. in Italia ed all'estero.
Collaboro da sempre con varie
televisioni pubbliche e private.
Scrivo testi e
poesie satiriche in lingua piemontese,
pubblicate e diffuse da varie emittenti radiofoniche e televisive (vedi
il link
piemontesita') .
Coordino un gruppo d'arte che propone corsi
di pittura (nudo, tecniche di colore, paesaggio ecc. ecc.)
Sono non-fumatore
e violentemente astemio. Cacciato per indegnità
dal paese del vino che mi ha dato i natali.
Non mi interesso minimamente né di
politica né di calcio. La politica sarà
forse necessaria, il
calcio indispensabile per qualcuno.
Del resto anche la carta igienica è molto importante ma mi interesso
poco anche di quella.
Stato civile:
sposato con due figli, ed è dalla famiglia
che ho ricevuto le maggiori soddisfazioni. Un
infinito ringraziamento alla moglie che mi sopporta
ed ai figli, eccezionali nonostante il padre.
Hobby:
tutto ciò che stimola la creatività e la fantasia,
in particolare il disegno, la pittura e la caricatura,
la satira e l'umorismo . Ho "scoperto"
un metodo di realizzare caricature animate © richieste da
tutto il mondo tramite Internet.
Quando mi e' possibile e gli automobilisti me
lo consentono mi sposto volentieri in bicicletta.
Premi:
Sono praticamente da sempre presente nelle principali rassegne umoristiche
e giornali del
settore, collaboro abitualmente con televisioni
commerciali, ma pur avendo ricevuto numerosi
riconoscimenti (o proprio per questo), sono
abbastanza scettico nei confronti di tutte le giurie.
Sopratutto da quando ne faccio parte.
Amori e nostalgie: tutte le donne che sono state cosi' importanti nella mia vita: la carissima moglie che mi ama e mi sopporta nonostante tutto, le colleghe di ufficio che hanno reso piacevole e divertente il mio lavoro, il mio primo amore, dolcissimo e lontano nel tempo con l'illusione che si ricordi ancora di me.
Odi viscerali:
i farabutti, gli imbroglioni (fattucchiere,
chiromanti, astrologi, imbonitori televisivi
ecc.), il razzismo con i suoi derivati (classismo,
campanilismo, nazionalismo, patriottismo** ecc.), alcuni fra i
più noti politici, i padroni dei cani che
ignorano l'uso della paletta (praticamente tutti a giudicare dai
risultati), i furbi che non rispettano le code,
che passano con il rosso, che parcheggiano sul marciapiede,
quelli che "lei non sa chi sono io..", le martemarzotto,
le ripadimeano i rutellberluscofferati, le Wannemarchi, i grandi fratelli e
le altre nullità ...ma non si finirebbe piu'.
(*) Piemontese
"The distance between an Italian
and a Piemontese is greater than that between an Englishman and a Frenchman"
Stendhal
(**) patriottismo
Due categorie di persone mi infastidiscono
particolarmente: i fanatici tifosi delle squadre di calcio e i fanatici delle
patrie e delle religioni. A forza di esaltare la propria squadra e la propria
bandiera finiscono inevitabilmente per venire alle mani ma, mentre i tifosi
di calcio si menano fra loro, i fanatici delle patrie e delle religioni sono
piu' pericolosi perche' pretendono che a fare a botte ci vadano anche i "non
tifosi".
Ecco, io sono in non tifoso e vorrei
che dai documenti venisse eliminata la "nazionalita'" come a suo tempo e' stata
eliminata la "razza".
Perche', se mi vantassi di essere
di razza bianca sarei giustamente considerato uno sporco razzista ma mi devo
sentire orgoglioso di essere nato in una certa parte del mondo che nel corso
dei secolo ha mutato e continuera' a mutare continuamente nome e confini secondo
il capriccio dei vari potenti e prepotenti?
Perche' devo sentire "fratelli connazionali"
individui di cui vorrei ignorare l'esistenza, e stranieri una infinita' di amici
che condividono le mie opinioni?
Perche' qualche fanatico puo' ancora
pretendere di disporre della mia vita per mandarmi a uccidere ed a morire per
la sua bandiera in nome del suo patriottismo?
Perche' non si ammette che
nessuna calamita' nei millenni ha fatto e continua a fare tanti morti come il
patriottismo ?.
Ben altri sono i confini che ci
dividono e che rendono assolutamente obsolete le "patrie".
Saluti da un apolide
(**)Over 40
Tu che sei nato prima del 1960:
A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!!
Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza
cinture di sicurezza e senza air bag.
.... E viaggiare nel cassone posteriore di un pick-up, (si chiamavano semplicemente
camioncini) in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.
I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.
Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, o alle fontane nei boschi non da
una bottiglia. Che orrore!!
Andavamo su biciclette sgangherate senza usare un casco.
Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo".
Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando
non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti,
imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non
sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo
in pericolo.
Non esistevano i cellulari. Incredibile!!
Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c'erano
mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa.
Ti ricordi degli incidenti? E delle battaglie a colpi di fionda ?
Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte
piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri
genitori lo sapessero mai.
Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero...
ma nessuno di noi era obeso.
Ci dividevamo una gazzosa con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno
mai morì a causa dei germi.
Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi,
nè la TV via cavo, nè le videocassette, nè il PC, nè
internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo di casa e li trovavamo.
Andavamo in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello, o entravamo
semplicemente e parlavamo con loro o giocare al calciobalilla o al ping-pong.
Figurati: senza chiedere il permesso! da soli! nel mondo freddo e crudele! senza
controllo! Come siamo potuti sopravvivere?!
Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con insetti,
vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse
un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.
A differenza di oggi, alcuni scolari non erano intelligenti come gli altri e
dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!!
Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca
in classe nessuno si scandalizzava.
Non esistevano gli psicologi che ci spiegavano le cose della vita e che giustificavano
i conflitti interiori, anche l'educazione sessuale era molto "fai da te",
eppure... qualcosa l'abbiamo imparato.
Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva
dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo
una norma di legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.
Se ti comportavi male, i tuoi genitori o gli insegnanti ti mettevano in castigo
e nessuno li metteva in galera per questo.
Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio
NO.
I giocatoli nuovi li ricevevamo (quando era possibile) per il compleanno e a
Natale, non ogni volta che si andava al supermercato.
I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa.
E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto
ciò che volevamo.
Questa generazione ha prodotto molti artisti, inventori, amanti del rischio
e ottimi risolutori di problemi.
Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.
Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo
imparato a gestirli.
Tu sei uno di loro. Complimenti !!!
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