Il sentiero ai cancelli dell'inferno
Ennis-Dillon
Edizioni Magic Press, lire 22.000
Recensione di Alberto Conte

hellblaz1.jpg (46598 byte)Si conclude qui la run del terribile duo irlandese, che sta imperversando nelle edicole italiane con il Predicatore e Frank Castle, meglio conosciuto come il Punitore.

La cover di Fabry ci mostra il Bastardo al meglio: sogghignante con una sigaretta accesa che pencola dalle labbra. L'eroe in realtà se la caverà ancora una volta per il rotto della cuffia, perdendo per strada amici ed affetti.

Ennis inoltre approfitta dell'occasione per assestare un paio di ganci alla Chiesa e per dire la sua sulla situazione politica interna britannica. Offre uno spiraglio di luce con il ritorno in scena di Kit e la storia di Helen, vecchia fiamma di Constantine. Piccole parentesi sentimentali che restituiscono una parvenza d'umanità alla sua vita allucinante.

E' iniziato lo scontro finale tra il Primo dei Caduti, in cerca di rivincita, e John Constantine. I bluff di quest'ultimo, però, sembrano non funzionare, prevedibili e raffazzonati, ed il gioco delle tre carte più scoperto ed incerto che mai. Il nostro è stanco e demotivato, impegnato più ad autocommiserarsi che a reagire. Il bastardo è palesemente confuso e destinato alla sconfitta, passivo ed in balia del Nemico, ma…C'è sempre a questo punto un elemento imprevedibile, una trovata che ribalta la situazione e restituisce al lettore il piacere della narrazione.

Confuso e debole appare, invece, il colpo di scena finale. Forse bisognava leggere tra le righe, comparando la caratterizzazione del protagonista con la gestione del brillante autore irlandese: Ennis non aveva più nulla da dire su Constantine ed ormai da parecchi numeri Johnny il Bello appariva frastornato come un pugile prima del k.o. Assai diverso dalla versione fornita da Azzarello e Corben nello story arc presentato sull'antologico "Vertigo presenta".