FONDAZIONE CITTA' DI FORTE DEI MARMI
COMUNE DI FORTE DEI MARMI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA
REGIONE TOSCANA


I quieti incubi dell'uomo qualunque.
I disegni di Giaci Mondaini.
Uno  dei protagonisti della stagione del "Bertoldo" nella collezione del
Museo della Satira di Forte dei Marmi.


MUSEO DELLA SATIRA E DELLA CARICATURA
 27 Gennaio - 25 Marzo 2001
(orario: ven. sab.: 15.30/19.30;  dom.: 10.30/13.00 - 15.30/19.30)



Sabato 27 gennaio alle ore 17.30 Sandra Mondaini, figlia del celebre
disegnatore umoristico Giaci, inaugurerà la mostra dedicata al padre, curata
dal Museo della Satira di Forte dei Marmi.

I disegni originali di Mondaini fanno parte della collezione del Museo, che
vanta ormai un notevole patrimonio tra disegni originali contemporanei e del
passato, di libri (più di 2000 volumi specialistici) e giornali satirici
dell'800 e '900.

Giaci (Giacinto) Mondaini, nato nel 1903 e morto nel 1979,  fu prima
capitano di lungo corso e poi pittore, illustratore, caricaturista,
cartellonista e scrittore, diventando una delle firme più note delle testate
di rilievo del primo dopoguerra - Lidel, Il Giornalino della Domenica, Il
Secolo XX, Il Corriere dei Piccoli (con il personaggio di Escamillo),
Settebello (che poi si chiamerà Ecco), Bertoldo, Il Galant'uomo ( di cui fu
anche direttore),  Candido (di cui fu in un primo tempo co-direttore assieme
a Guareschi).
Al Bertoldo (diretto inizialmente da Mosca e Metz al quale subentrò in un
secondo tempo Guareschi) Mondaini collaborò per tutto il periodo di uscita
dal '36 al '43 e il suo particolarissimo umorismo contribuì a caratterizzare
un giornale che cercava di far ridere gli italiani nonostante i tempi bui.
Il segno di Mondaini, essenziale ma autorevole, modernissimo e un po'
astratto, ben si accordava al registro poeticamente onirico di quella fiera
degli equivoci generata dalla surreale tradizione di metafore e giuochi di
parole. Il Bertoldo  infatti faceva ridere con il suo gioco allusivo e
demistificatorio nei confronti del linguaggio retorico e pieno di luoghi
comuni diffuso dalle veline governative ed adottato dai quotidiani.
Le stralunate iperboli creative di Mondaini, che molto dovevano al
surrealismo alto, si trasformavano in memorabili vignette dal titolo
ricorrente - da "Il fesso d'oro" a "Le sorelle Ciabatta", da "Il signore
malvagio" a "La voce del sangue" -  dove compostissimi personaggi
affrontavano nel modo più improbabile situazioni già improbabili. Da
Cristoforo Colombo che navigando su tre 'caramelle' comincia a sospettare
che la Regina Isabella non abbia capito esattamente la sua richiesta, al
signore che si rammarica perché l'orologio posato per terra "non cammina".

Una selezione dei disegni esposti ed una presentazione di Mondaini sono
pubblicati nel catalogo 2000/20001 del Museo della Satira.
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Per informazioni:
Fondazione Città di Forte dei Marmi -  Museo della Satira e della caricatura
- Tel. 0584/82966 - 86277
www.museosatira.it
e-mail: inf@museosatira.it