Alberto Conte recensisce... | ||||||||||||
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Numeri
recensiti:
The league of
extraordinary gentlemen n° 1-2-3, $
2.95
Tom Strong
n° 1-2, $ 3.50 - 2.95
Promethea
n° 1, $ 3.50
Recensioni di Alberto Conte
Il primo albo è il classico
preview and sketchbook in omaggio con lacquisto della rivista
Wizard, ma la breve storia in esso contenuta è un piccolo gioiello di misura
ed umorismo. Moore, o meglio il suo adolescenziale alter-ego Timmy Turbo, ci presenta
luniverso ABC, ed i suoi personaggi come fossero semplici attori di soap-opera
(concetto non molto distante dalla realtà, peraltro). Gli autori, Moore stesso compreso,
vengono messi alla berlina con garbata ironia. Il tutto impreziosito dalle matite di uno
Sprouse in splendida forma, che qui esibisce un tratto pulito ed elegante.
The league è una miniserie
composta di sei numeri, alla cui base troviamo la rivisitazione di alcuni noti personaggi
della letteratura pulp del passato e la creazione di un character, nientemeno
che lavo dellagente segreto più famoso del mondo, sempre meno al Servizio di
Sua Maestà, Bond, James Bond. Questi straordinari gentiluomini vengono reclutati per
sventare una misteriosa quanto mortale minaccia: il Dottore. Questi si
riproporrebbe il dominio mondiale, grazie al furto della cavorite, materiale dalle
incredibili proprietà. La trama è condotta con eleganza ed ironia da Moore, sfruttando
il fascino dei personaggi e della vicenda dal gusto retrò, tra citazioni ed ammiccamenti,
fornendoci al tempo stesso una galleria di personaggi tormentati ed interessanti.
Kevin ONeill alle matite si mette
al servizio dello scrittore inglese con efficacia ed equilibrio, fornendo una delle sue
prove più riuscite. Le copertine sono un capolavoro di rivisitazione dellepoca,
come le pseudo-ottocentesche pubblicità riprodotte allinterno. Avvincente il
racconto a puntate dello stesso Moore, inserito alla fine del fumetto, basato sul
personaggio di Allan Quatermain.
La Lega, al momento attuale, ci sembra,
insieme al primo numero di Tom Strong, il prodotto più riuscito
delluniverso dellautore britannico, riuscendo ad intrigare ed appassionare il
lettore: siamo solo a metà della vicenda, ma già vorremmo arrivare alla conclusione per
scoprire il resto.
Il primo numero di Tom
Strong è davvero degno di essere assurto ad esempio accademico per la costruzione
del punto di partenza di un seriale. In sole trentadue pagine Moore introduce i personaggi
principali, fornendo loro spessore e motivazioni con rara maestria. Lo scrittore inglese
gioca con i generi, miscelando lo steampunk con il genere avventuroso più classico,
facendo chiaramente riferimento alle origini di Tarzan. Lautore si diverte e ci
diverte, dotando la vicenda di un certo humour, grazie anche alla presenza di Timmy Turbo,
personaggio già visto nellalbetto di presentazione sopracitato, allegato a
Wizard. La bella copertina è disegnata da Alex Ross, ormai assunto alla
massima notorietà. Le matite sono affidate a Chris Sprouse, fedele collaboratore di Moore
sin dalla gestione di Supreme, che qui mostra di sapersi destreggiare in ogni
frangente, passando abilmente dal registro comico a quello drammatico, dalle scene
dazione a quelle di mero dialogo, mai banale, anzi sempre impegnato a rendere
scorrevole e piacevole la lettura.
Il secondo numero conferma lo stato di
grazia di Moore come sceneggiatore, abile regista della vicenda, dosando sapientemente i
cambi di scena, la suspense ed i dialoghi. Cioè che invece non convince del tutto è la
storia in se stessa, debole a nostro avviso, risolta con lunico strumento a
disposizione delluomo che non cessa di stupire: il cervello. Strong convince
lavversario ad abbandonare la lotta (ed il campo vero e proprio di battaglia, ovvero
la Terra), perché potrebbe risultare improduttiva e dannosa per entrambi, prospettandogli
unopzione più vantaggiosa.
Correndo il rischio dessere
monotoni, non possiamo fare altro che ripeterci nel lodare le matite di Chris Sprouse, che
si sta rivelando una delle sorprese più piacevoli degli ultimi anni.
Promethea è al momento
lultima nata in casa ABC, la prima con la nuova proprietaria, la DC Comics, una
compagnia per cui Moore aveva promesso non avrebbe più lavorato, a causa di forti screzi
in passato. Pare, invece, Moore abbia deciso di fare buon viso a cattivo gioco,
continuando nelloperazione di lancio delluniverso da lui concepito.
Leroina, presentata nelle consuete trentadue pagine del primo numero, trae le sue
origini dal passato, in specifico dallincontro tra una ragazzina, scampata
alluccisione da parte di una congrega di fanatici cristiani, ed una strana
divinità, costituita dalla fusione dellegizio Thoth ed il greco Hermes. Un salto
temporale ci trasporta a New York, nel 1999, anche se si capisce dalle prime tavole essere
diversa da quella reale. Qui incontriamo una giovane studentessa interessata ad indagare
sulla figura di Promethea, che percorre tutta la storia conosciuta, anche se con diverse
valenze ed interpretazioni. La curiosità finirà per coivolgerla nelleterna lotta
tra il Bene, rappresentato dallultima donna a vestire i panni delleroina ed
una creatura-ombra, virtualmente immortale, sino a costringerla per la propria
sopravvivenza ad assumere lei stessa il ruolo di paladina della Giustizia. Una trama
consueta, organizzata piacevolmente da Moore, ma che ha comunque il sapore del già visto.
Una nota interessante laccento che pone linglese sullidentificazione del
lettore nei personaggi amati, meccanismo di base nella costruzione di un prodotto che
funzioni, ma mai usato in pratica per motivare la nascita di un supereroe.
Anche questa copertina è
dellormai onnipresente Alex Ross. J.H. Williams III presta le matite alla vicenda,
operando in modo efficace ed originale, anche se alcuni evidenti errori infastidiscono,
pur denotando al contempo grossi margini di miglioramento.
Delle prossime due uscite, Top
Ten e Tomorrow stories, abbiamo solo qualche schizzo, ma la presenza di
artisti quali Gene Ha e Rick Veitch non fanno che aumentare limpazienza per la
lettura di queste pubblicazioni.
Numeri
recensiti:
Top Ten
n° 1, 2, 3, 4, 5, 6, $ 3,50 - 2,95
Tom Strong
n° 3, 4, 5, 6, $ 2,95
Promethea
n° 2, 3, 4, 5, $ 2,95
The league of
extraordinary gentlemen n° 4, $ 2,95
Alan Moore
Adventures n° 1, $
2,50
Recensioni di Alberto Conte
Eccoci nuovamente a parlare
dellultimo progetto editoriale dello sceneggiatore inglese più celebrato del mondo:
Alan Moore.
Uscito con mesi di ritardo a causa della lentezza del penciler, il quarto numero della miniserie degli straordinari gentlemen, conduce il lettore sempre più a fondo, nella spirale del mistero che si cela dietro le macchinazioni del malvagio Dottore. La missione ha apparentemente completo successo, nonostante lorrore scatenato dallindole selvaggia di Jekyll. In realtà la passività del Dottore nei confronti della Lega non convince, quanto suscitano sospetti le ambigue affiliazioni del reclutatore dei cinque paladini dellordine mondiale, Campion Bond, antenato del ben più celebre agente al servizio di Sua Maestà Britannica. La prosa è elegante e cristallina, riecheggiando i classici dellepoca, la scansione delle tavole precisa ed accurata. Il disegnatore conferma dessere in gran forma, beneficiando ovviamente del lavoro di sceneggiatura di Moore, il tratto sicuro e le inquadrature indovinate.
Alla conclusione della miniserie
commenterò anche la prosa allegata al fumetto, contrappuntata da illustrazioni di
ONeill.
Nelle ultime pagine trova
collocazione la preview del numero successivo, che saggiamente suggerisce sarà presto in
vendita: data lindeterminatezza leggasi tra le righe che il quinto episodio sarà in
ulteriore ritardo, cosa peraltro confermato dal lasso di tempo trascorso dalluscita
del numero qui recensito.
Il primo numero de Alan Moore Adventures riporta in scena il
supergruppo degli Youngblood, ennesimo clone creato da Mr. Liefield, come risposta ai
vendicatori della grande M. La vicenda è piacevole quanto priva di spessore,
un elegante esercizio di stile: nulla più. Sconcertante è invece la pochezza grafica dei
coloro che hanno coadiuvato Skroce, peraltro non al suo meglio, a portare a termine la
vicenda.
I quattro numeri presi in esame di Promethea continuano ad approfondire il quadro
dinsieme entro il quale si muove il personaggio, effettuando passaggi temporali ed
interdimensionali, che dovrebbero fornire allultima incarnazione delleroina la
consapevolezza e quindi la capacità di espletare il proprio compito, nonché di salvare
la pelle propria e di coloro che le stanno accanto. Lambientazione esoterica
contribuisce ad arricchire il fascino della vicenda, in continuo equilibrio precario tra
la dimensione magica classicheggiante e quella futuristica della realtà dei personaggi.
Da notare il contributo fornito nel quarto episodio dalle matite di Charles Vess, nome
noto agli amanti della linea Vertigo, estremamente a suo agio con lindirizzo magico
della narrazione. Moore sparge con generosità citazioni dalla mitologia classica e dal
mondo delle favole, rileggendo il tutto con sottile ironia, rendendo Promethea
un prodotto davvero convincente.
Le matite di J.H. Williams sono
estremamente efficaci, eleganti: il disegnatore mostra daver raggiunto la maturità,
in equilibrio tra ricercatezza e sintesi, delineando la tavola con soluzioni grafiche
originali e di gusto, sottolineando in maniera personale la trama dello sceneggiatore.
Nel panorama dellABC Tomorrow stories è lunico antologico,
costituito da quattro brevi storie, ognuna di indirizzo diverso. Il personaggio di
Greyshirt vuole essere un omaggio al leggendario Spirit, di cui peraltro Moore ha scritto
una storia; alle matite Rick Veitch contribuisce notevolmente al tono oscuro e corrosivo
della narrazione. Jack B. Quick rappresenta, giocando scopertamente sul registro
dellironia e del paradosso, la fede cieca nella scienza, nella spiegazione razionale
dei fenomeni dellesistenza. Nowlan svolge il suo compito egregiamente, con tratto
espressivo ed elegante. Cobweb è uneroina misteriosa, quasi una dark lady in fieri,
spietata ed al tempo stesso ingenua come un personaggio del dopo guerra fumettistico: si
tratta, a mio immodesto parere, del caracter più debole del lotto, impressione confermata
dalla qualità altalenante del tratto della Gebbie, che ha già collaborato con Moore per
Lost girls, talvolta incerta nel delineare i personaggi. The first
american and U.S. Angel è la caricatura feroce del classico duo supereroistico, con
riferimento però al meno famoso team costituito da Capitan America e Bucky, anzichè al
celeberrimo dinamico duo della Distinta Concorrenza. Un divertissement di Moore in
collaborazione con il disegnatore Jim Baikie, espressivo e grottesco quanto basta per
essere perfettamente in sintonia con lindirizzo narrativo del plot.
Il terzo numero di Tom Strong offre una divertente interpretazione
della civiltà Maya. Gli Aztechi provengono da una dimensione parallela tecnologicamente
più avanzata della nostra, guidati da un super-programma cibernetico sotto forma di
serpente piumato. Storia affascinante e condotta magistralmente dal duo Moore-Sprouse, qui
estremamente accurato nel tratteggiare le ambientazioni ed i costumi rituali Maya. Il successivo episodio, che vede Arthur Adams come
copertinista e disegnatore ospite, inizia un arco narrativo ancora inconcluso,
allultimo numero ricevuto in visione, introducendo la nazista Igrid Weiss,
doppelganger al femminile del Nostro. In breve veniamo a scoprire che la valchiria
vorrebbe tradurre vorrebbe tradurre lo scontro del combattimento in unattività più
consona al talamo, presa da attrazione fatale per il paladino della democrazia. In
conclusione dei tre episodi presi in esame ecco il colpo di scena: approfittando dello
stato di incoscienza di Strong, la Weiss ha effettuato uninseminazione proto-in
vitro. Viene perciò presentato Albrecht Strong, figlio di questo bizzarro incontro
amoroso. Nel sesto numero appare come disegnatore e copertinista ospite un abituale
collaboratore di Moore, Dave Gibbons, fornendo con il suo tratto classico
uninterpretazione ancora più pulp della storia. Sprouse, mi continuo a ripetere, al
suo meglio, accurato ed entusiasmante per fluidità e raffinatezza.
Top Ten è lultimo prodotto nato sotto limprint ABC. La figura superoistica viene affrontata su un piano corale, parlando la testata di un futuristico distretto di polizia, impegnato a fare rispettare la legge in un mondo dove tutti posseggono un potere particolare. Un police procedural alla Ed McBain insomma, ovviamente rivisitato à la Moore. Nonostante la moltitudine di caracter che si avvicendano e talvolta affollano le pagine del fumetto, le personalità dei singoli sono ben delineate e distinte. Ottimo il lavoro di Ha, che rende la tavola scorrevole e di facile lettura, pur mantenendo il suo tratto estremamente particolareggiato.
Top
Ten n° 7-8-9,
2.95$
Promethea
n° 6-7-8-9,10 2.95$
The
league of extraordinary gentlemen: Mastro Moore apre il quinto numero con
unelegante citazione di Sir Arthur Conan Doyle, riguardante lultima avventura
di Sherlock Holmes. Lazione poi accelera progressivamente sino alla scoperta del
criminoso piano che si sta sviluppando nella nebbiosa notte londinese. Kevin ONeill
ha davvero trovato una felice misura nel tratto, contribuendo alle atmosfere
ottocentesche, nonché al plot narrativo, assai efficacemente.
Si conclude tra fuochi pirotecnici la miniserie dei gentlemen straordinari. Tutti i giocatori hanno trovato il loro posto nella scacchiera, ma la sorpresa continua ad essere la maestria narrativa di Moore nel costruire i personaggi attraverso dialoghi perfettamente plausibili e nellelegante scansione di ogni tavola.
La battaglia nei cieli di Londra tra i
due contendenti per la corona di Re del crimine raggiunge il suo climax ed un finale a
sorpresa, ma non troppo. In ultimo viene promessa quanto prima ai lettori una seconda
miniserie.
Stiamo già aspettando
Tomorrow
Stories: il seriale, pensato come antologico, sta mostrando
di aver esaurito lo slancio iniziale. Non bastano i salti temporali, le continue citazioni
e gli sberleffi a giustificare delle trame sempre più esili. Costruire storie di circa
otto pagine è impresa davvero ardua: lunico seriale che sembra mantenere il livello
qualitativo è Greyshirt, omaggio dichiarato allo Spirit di Will
Eisner (che sarà a Novembre in Italia!).
Promethea:
conclusosi il conflitto con Mr. Solomon, prosegue lapprendistato magico di Sophie.
Dovrà richiedere laiuto di un ambiguo esperto del settore, che esigerà come
compenso un incontro sessuale con Promethea. Interessante il rapporto schizofrenico tra la
ragazza e la semidivinità: la controparte, infatti, in questo caso è cosciente e le
sovrapposizioni tra le due identità incontrollabili e talvolta inopportune.
La regia di Moore è sapientemente
cinematografica, anche se a tratti diviene compiaciuta e cervellotica, mentre la
costruzione della tavola da parte di J.H. Williams III raffinata e complessa, attentissima
alle ambientazioni.
Tom
Strong: votato da Wizard, come il miglior character dellanno,
continua lapprofondimento dellultimo universo generato da Mr. Moore.
Lottavo ed il nono numero sono entrambi divisi in tre storie brevi che colgono
loccasione di delineare maggiormente, tra salti temporali e figli segreti, alcuni
comprimari come la figura della compagna delleroe, donna di fierezza ed orgoglio
notevoli, della figlia Tesla e del gorilla Salomon.
Chris Sprouse è in questoccasione coadiuvato nella conduzione da Gary Frank, che offre una buona prova, senza mancare di sottolineare paradossalmente la chiara differenza di capacità tra i due disegnatori. Nel settimo ed ottavo si aggiungono alle matite anche Alan Weiss e Paul Chadwick,
Top Ten offre un quadro dinsieme della società del futuro. La prova corale, però, non appiattisce i personaggi, che vengono di volta in volta sviluppati ed approfonditi, secondo la formula narrativa che ha portato fortuna alle controparti televisive, quali Hill Street, NYPD o E.R.. Divertente lepisodio della paradossale indagine sul presunto omicidio della divinità Thor.
Le molteplici sottotrame e la ricchezza del tratto obbligano piacevolmente il lettore a rileggere più volte i dialoghi, a scandagliare le tavole alla ricerca dei dettagli, degli spunti celati sullo sfondo dagli autori.