-A Vote for Anonima Fumetti |
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Se ti piace il sito www.fumetti.org votalo
al concorso del Sole 24 Ore www.ilsole24ore.it/premiowww
nella categoria Arte&Cultura! Grazie!
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You can vote it in the contest www.ilsole24ore.it/premiowww
in the category Arte&Cultura! Thank you!
-Fumettisti pericolosi... |
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Ci è
venuto a trovare durante Torino Comics, Paul Gravett del britannico Cartoon
Art Trust a cui si deve il British Cartoon Centre in
Londra: www.cartooncentre.org.uk. Ci ha
portato alcuni campioni della vivace produzione che pubblicano in inglese arrivando
dall'edizione francese dell'etichetta "les cartoonists dangereux".
Sulla quantità di materiale che ha offerto alla biblioteca del Centro Nazionale del Fumetto, ci
limitiamo oggi a citare White Death (di Robbie Morrison
e Charles Adlard), ambientato durante la prima guerra mondiale sul fronte
italiano, e Fred the Clown (di Roger Langridge)
che (curiosamente in modo simile a quanto fece Alfredo Castelli con I Cent'anni di Martin Mystère, che potete
trovare su www.bvzm.com) ripercorre in questo albo la
storia
del fumetto
facendola interpretare dal proprio personaggio, che torna al 1898 grazie al suo Darwinian
Rewind Button.... Info: lcdcomix@btinternet.com.
Paul Gravett (Cartoon Art Trust - British Cartoon Centre www.cartooncentre.org.uk) was in Turin in the
days of the BIG show and of Torino Comics and gave to the library of the Italian national
centre for comic art Centro Nazionale del Fumetto some
really interesting books by "les cartoonists dangereux", and more. Thank
you very very much, Paul! Info: lcdcomix@btinternet.com.
-De Angelis on line e dal vivo |
Rienzo ci segnala il suo nuovo sito dedicato a Roberto De
Angelis www.infinito.it/utenti/rienzo/index.htm
mentre a Bologna Comics (15-16 aprile, al Palanord di
via Stalingrado 81, info: 051.700016) domenica 16 c'è l'incontro proprio con De Angelis
che lì in mostra.
Roberto De Angelis' art is on line at www.infinito.it/utenti/rienzo/index.htm.
-Le Rane di Mezzoterraneo |
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Le edizioni Mezzoterraneo
presentano la collana Le Rane usando tutti i mezzi! Creatività
intelligentemente applicata alle tecnologie. Ecco allora la cartella stampa in formato
html, su floppy disk, con versione microcartacea fotocopiata e corredata anche di formati
.doc e .txt. Il giornalista non ha più scuse! E infatti noi la pubblichiamo... Fate click qui e ammirate la ricca
presentazione dell'Apatico di Alberto Corradi di cui
trovate anche alcune pagine per cominciare ad apprezzarlo.
-Nona Arte? Chi era costei? Uh? Ah!... |
Ci è stato
chiesto da cosa derivi la definizione Nona Arte applicata al fumetto. Ecco la nostra
risposta...
Rifacendoci
per pigrizia alla nostra pagina Internet del sito Anonima Fumetti http://www.fumetti.org/tavrot.htm (in
cui raccogliemmo parte degli interventi della tavola rotonda su Letteratura Scritta e
Letteratura Disegnata che organizzammo per il Salone del Libro nel 1998)
e aderendo a quanto scrisse Thierry Groensteen (direttore del Museo
del Centro Nazionale del Fumetto francese CNBDI, a cui rimando per i
dettagli su questa storia), per la Nona Arte si può parlare di storia di
una "denominazione d'origine non controllata". Il tutto parte dalla
"codifica" delle "belle arti". Si tratta, ovviamente, di una codifica
assolutamente convenzionale e arbitraria, come andiamo a vedere. Confermiamo quindi che il
sistema delle Belle Arti, in rapporto al quale il fumetto rivendica il nono posto, non è
certo assoluto o universalmente accettato. Tutto nasce da "un'invenzione
linguistico-teorica" (come usava in quei tempi eccezionalmente creativi) del
poeta italiano Ricciotto Canudo, noto anche per aver fondato nel 1920 il
"Club des Amis du Septième Art" (uno dei primi cineclub di
Parigi). Un poco più tardi apparve la "Gazzette des sept arts", che, nel
secondo numero
datato 25 gennaio 1923, ospitò il Manifesto
delle Sette Arti in cui Canudo, d'annunzianamente riformula la teoria da lui
stesso inventata di sana pianta (e che poneva, in prima battuta, il Cinema come sesta
arte). Questa postula lesistenza di due arti fondatrici: lArchitettura
e la Musica, scoperte dalluomo primitivo fabbricando la sua prima
capanna e danzandovi attorno (per la gioia) per la prima volta col solo accompagnamento
della voce e ritmando con colpi dei piedi sul terreno. La Pittura e la Scultura
nacquero poi come declinazioni dellArchitettura; la Poesia e la Danza
come prolungamenti della Musica. E Canudo concluse con questa bella volata: "Oggi, il
cerchio in movimento dellestetica si chiude infine trionfalmente con questa fusione
totale delle arti citate: il Cinematografo". E siamo a sette. Per
andare oltre si attende Claude Beylie, che, ci racconta Gronesteen, fu il
primo a proporre il termine Nona Arte nel secondo di una serie di cinque articoli
pubblicati da gennaio a settembre nel 1964 in "Lettres et médecins" sotto il
titolo "Il fumetto è unarte?" Lottavo posto, secondo lui, spettava
alla radio-televisione (che probabilmente non chiedeva tanto...). Poco
dopo debuttò su Spirou la rubrica "Cronache della nona arte" in cui Morris
(il creatore di Lucky Luke) e Pierre Vankeer
presentavano i classici - soprattutto americani - del fumetto. ... Infine, nel dicembre
1971, apparve presso Christian Bourgois il libro-manifesto di Francis Lacassin
"Per una nona arte, il fumetto". E significativo che Lacassin, allora
titolare di un corso sulla storia e lestetica del fumetto alla Sorbonne, non avesse
creduto necessario giustificare o spiegare lappellativo di Nona Arte:
nelleuforia di un proselitismo fumettistico al quale niente sembrava opporsi, lo
considerò senza dubbio come definitivamente accettato. E Groensteen, Intitolando Nona
Arte la rivista del CNBDI, scrisse "non intendiamo militare per la generalizzazione
di una terminologia, che non avrà mai altra legittimazione se non quella delluso
stesso; noi postuliamo semplicemente lesistenza del fumetto come un fatto artistico
incontestabile."
Ecco il testo di Canudo precedente alla riformulazione della sua "futuristica"
teoria...
1911 - Ricciotto Canudo - LA NASCITA DI UNA SESTA ARTE - I - È
sorprendente constatare come i popoli della terra, per fatalità o per telepatia
universale, abbiano avuto tutti la stessa concezione estetica dell'ambiente naturale. Dal
più antico popolo d'Oriente a quello scoperto più recentemente dai nostri eroi
geografici, presso tutti i popoli possiamo rilevare le stesse manifestazioni del senso
estetico: la Musica, con il suo complemento, la Poesia; e l'Architettura, con i suoi due
complementi, la Scultura e la Pittura. In queste cinque espressioni dell'Arte, si è
sviluppata tutta la vita estetica del mondo. Certamente, una sesta espressione d'arte ci
sembra oggi assurda, e persino impensabile; da migliaia di anni infatti nessun popolo è
stato in grado di concepirla. Ma noi assistiamo alla nascita di questa sesta arte. Una
simile affermazione in un'ora crepuscolare come la nostra, ancora mal definita, incerta,
come ogni epoca di transizione, ripugna alla nostra mentalità scientifica. Noi viviamo
fra due crepuscoli; quello della sera di un mondo e quello dell'alba di un altro. E la
luce del crepuscolo è vaga e i contorni di tutte le parvenze sono confusi; soltanto occhi
esercitati dalla volontà di scoprire i segni invisibili e originari degli esseri e delle
cose possono orientarsi in mezzo alla visione offuscata dell'anima mundi. Tuttavia
la sesta arte s'impone allo spirito inquieto e scrutatore. Ed essa sarà la superba
conciliazione dei Ritmi dello Spazio (le Arti Plastiche) e dei Ritmi del Tempo (Musica e
Poesia). - II - Il Teatro ha realizzato finora questa conciliazione. Ma in
modo effimero, poiché i caratteri plastici del teatro s'identificano con quelli degli
attori, e di conseguenza sono sempre diversi. La nuova espressione d'Arte dovrebbe essere
in realtà più precisamente una Pittura e una Scultura sviluppantisi nel tempo,
alla maniera della Musica e dalla Poesia, che si realizzano ritmando l'aria. per la durata
della loro esecuzione. [...] Una serie successiva di quadri, cioè di certi stati d'animo
degli esseri e delle cose, riuniti in un fatto, è senza dubbio la vita. Ogni minuto che
passa compone, decompone, trasforma davanti ai nostri occhi un numero incalcolabile di
quadri. Con il suo successo il Cinematografo li fissa e può riprodurli all'infinito.
Fissandoli compie l'atto che era riservato alla pittura, o a quella copia debole e
nient'altro che meccanica della pittura, che è la fotografia. Presentando una successione
dl gesti, di attitudini, di raffigurazioni, come la vita reale che trasporta il quadro
dallo spazio, in cui si mostrava immobile e durevole, nel tempo, in cui appare e subito si
trasforma, il Cinematografo ci induce a prevedere ciò che potrebbe diventare se un'idea
direttrice, veramente valida, coordinasse i quadri che esso svolge secondo la linea ideale
e profondamente significativa di un principio estetico centrale. Possiamo perciò pensare
alla creazione di un'Arte plastica in movimento, la sesta arte. Chi avrebbe potuto farlo
prima d'oggi? Nessuno, poiché l'evoluzione spirituale degli uomini non era ancora
giunta
a provare un così forte desiderio di conciliazione fra la Scienza e l'Arte per la
complessa rappresentazione della vita totale. Il Cinematografo rinnova di giorno in giorno
sempre più vigorosamente, la promessa di tale grande conciliazione non solo fra la
Scienza e l'Arte, ma fra i Ritmi del Tempo ed i Ritmi dello Spazio. (da Leggere il
cinema, a cura di Alberto Barbera e Roberto Turigliatto,
Mondadori, Milano, 1978, pagg.13-24)
E se volete leggere l'originale...
LUSINE AUX IMAGES - Ricciotto Canudo
Textes réunis, présentés et annotés par Jean-Paul Morel, avec la participation de
Giovanni Dotoli
Ricciotto Canudo (1877-1923), poète, romancier, essayiste, philosophe, critique d'art,
critique littéraire, musicologue, scénariste, fut le premier grand critique et
théoricien du cinéma qu'il baptisa dès 1919 et pour la postérité le "septième
art". Arrivé à Paris en 1921, Canudo fut l'un des principaux animateurs de
l'avant-garde artistique. Canudo a très tôt parié sur le cinéma et n'a cessé de
militer pour sa reconnaissance, créant le premier Ciné-Club et la prestigieuse revue La
Gazette des Sept Arts. L'Usine aux images réunit pour la première fois
l'intégrale des articles de celui dont Guillaume Apollinaire disait : "Celui qui
voit le premier".
384 pages - 17,5 x 21 cm - photographies en noir et blanc - 195 F - Octobre 95 - Coédition
ARTE Editions et les Editions Séguier.
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Le foto
di Torino Comics |
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Qui le foto scattate a Torino Comics l'8 e il 9 scorsi. Comprese le foto delle vincitrici
e dei vincitori dei concorsi "Premio per il miglior fumetto in stile
Manga" (una tavola originale in stile manga di Ugo Verdi)
offerto da ADAM Italia e Ataru Moroboshi fan club e
assegnato a Patrizia Comino, e del premio Pietro Miccia
(offerti dall'associazione italiana professionisti del fumetto Anonima Fumetti):
1° premio a Michela Sezza, 2° a Claudia De Figueiredo,
3° a Luca Usai e Daniele Mocci e 4° a Marco Paschetta;
ancora tanti auguri con grande affetto! Fate click qui per vedere tutte le
foto! Vi ci trovate?
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www.fumetti.org/afnews
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