RITROVATO L'ARCHIVIO DI GIOVE TOPPI,
IL "COPERTINISTA DI NERBINI"
di Leonardo Gori ©
Chi non ricorda i famosi "albi", editi negli anni Trenta da Nerbini di Firenze? Si trattava di fascicoli di grande formato, a sviluppo orizzontale, con le più belle storie a fumetti dell' "età d'oro". I protagonisti erano personaggi indimenticabili come Mandrake, L'uomo mascherato, Cino e Franco, Gordon, che sono vivi ancora oggi nel cuore degli appassionati di comics: e non solo per chi li ha conosciuti negli anni Trenta, al loro primo apparire, ma per intere generazioni di cultori, formatesi su autentici "classici".
Gli albi di Nerbini avevano delle splendide copertine a colori, realizzate con uno stile inconfondibile, un "cartellonismo" dai molti sapori Novecento e con un occhio al Futurismo più decorativo. L'autore era Giove Toppi, prolificissimo illustratore in forza alla Nerbini già dagli anni Venti, colonna portante, con Gino Schiatti e lo stesso Mario Nerbini, del settimanale satirico "Il 420", e illustratore di centinaia di "dispense". Per molti anni, anche dopo la generale rivalutazione del Fumetto in àmbito culturale, la figura di Toppi è stata colpevolmente trascurata. Accecati dagli indiscutibili meriti di maestri della comic art quali Alex Raymond, Phil Davis o Ray Moore (autori degli "interni" degli albi nerbiniani) i critici e gli storici del Fumetto hanno inizialmente dato scarso peso alle copertine di Toppi, fino - in certi casi - a denigrarle apertamente. Invece si tratta di autentiche opere di grafica contemporanea, esempi di pop-art che riescono a restituirci intatto il profumo di un'epoca e il suo miglior gusto corrente.
Nello scorso mese di Luglio, la Biblioteca Marucelliana di Firenze ha realizzato una splendida esposizione del suo fondo di fumetti nerbiniani. I curatori, Roberto Maini, Anna Nocentini e Marta Zangheri, hanno pazientemente catalogato il prezioso materiale rinvenuto - a volte anche avventurosamente - nei depositi della Biblioteca, curando un ottimo catalogo illustrato, edito dallo stesso Nerbini. La mostra ha avuto un notevole successo, tanto che la Biblioteca darà appuntamento agli studiosi, il prossimo 24 ottobre, per una giornata di studio in occasione dei sessant'anni del settimanale nerbiniano "L'Avventuroso". Il gioco del Destino ha voluto che la mostra di luglio fosse visitata anche da Anna Capitani, nipote di Giove Toppi e appassionata custode delle memorie dell'artista. La signora Capitani ha generosamente donato alla Marucelliana l'intero archivio fotografico di Giove Toppi: si tratta di moltissime fotografie, per lo più inedite, ma ci sono anche spartiti musicali (Toppi era anche un valido autore di musiche) e documenti vari. Le fotografie coprono un lungo arco di tempo, dai primi del Novecento al 1942, anno dell'immatura scomparsa del geniale illustratore. Le immagini ci restituiscono una Firenze gloriosa e ormai quasi dimenticata: lartista vi compare insieme al vecchio Giuseppe Nerbini, mitico fondatore della Casa Editrice (scomparso nel 1934), al figlio Mario, "inventore" del giornale a fumetti, a collaboratori e amici. Al di là del grande interesse che hanno queste foto, finalmente a disposizione degli studiosi, per chi si interessa di fumetti, si tratta di documenti preziosi per la stessa storia del Costume negli anni fra le due guerre. Della vita di Giove Toppi, fino ad oggi, si sapeva ben poco: nato ad Ancona nel 1889, aveva esordito nel 1918 sul periodico "La voce del Piave". Trasferitosi a Firenze negli anni Venti, era stato anche, nel 1932, il primo "Disney Italiano". Ora anche le immagini della sua vita sono consegnate alla Storia delle arti figurative in talia: forse di quelle minori, ma non certo per questo meno importanti.