Morrison - Jimenez, The Invisibles: campo di sterminio americano

Edizioni Magic Press

£.10.000

 

Recensione di Alberto Conte

 

 

Trilogia basata sul meccanismo delle scatole cinesi e quarto volume della seconda serie. Già, perché a complicare le cose al povero lettore contribuisce non poco la concomitante pubblicazione della prima, nell’attesa della terza per il 2001…

La serie è incentrata su un concetto di base che probabilmente a qualcuno farà tornare in mente una recente pellicola di grande successo, interpretata da Keanu Reeves: la realtà non è quella che crediamo, si tratta, invece, di una congiura perpetrata da una civiltà aliena ai danni dell’umanità, al fine di ridurla in schiavitù.

I metodi del complotto passano attraverso l’asservimento progressivo degli organi di potere mondiali, la manipolazione mentale dei media, l’influenza occulta dell’alimentazione. A rendere ancora più intricata la trama, se possibile, giungono altri fattori quali tradimenti, agenti doppi o inconsapevoli pedine, la cellula 23, un altro gruppo dissidente, nonché una ricchezza di spunti inusitata, che concorre in effetti a rendere The invisibles fumetto di culto. Tra le pagine si possono trovare psichedelia, pop culture, viaggi spazio-temporali, magia, semantica, filosofia occidentale e orientale (l’I Ching).

Il cast dei personaggi che compongono la squadra degli Invisibili è decisamente variegato. King Mob è il leader, versione punk di Xavier, anche se la carica non è in definitiva attribuita; “Boy”, collerico membro di colore del gruppo; Lord Fanny, regina dei travestiti; Ragged Robin, la sensitiva amante di Mob; il cinico Jack, ultimo arrivato ed inequivocabilmente attratto da “Boy”.

Morrison, per tornare alla pressoché menzionata pellicola, avrebbe accusato i due registi di aver spudoratamente copiato il proprio fumetto, saccheggiandolo, ma soprattutto impoverendolo.

Phil Jimenez prosegue il suo lavoro sulla serie assecondando brillantemente gli spunti visionari di Morrison, arrivando a citare Bosch, anche se a tratti pecca di rigidità e fretta nel delineare anatomie ed ambienti..

E infine ricordatevi: il Grande Fratello ti guarda. Impara ad essere invisibile…