Nato nel 1953 a
Broni, in provincia di Pavia, Tiziano Sclavi esordisce nel mondo dei fumetti collaborando con Alfredo
Castelli ai testi degli Aristocratici. Redattore per diversi anni del "Corriere dei
Ragazzi" e successivamente del "Corriere dei Piccoli", Sclavi ha creato diverse serie: da Altai &
Jonson a Bizarro, da Archivio Zero a John John va nel West. In seguito collabora con "Il
Giornalino", scrivendo Vita da cani per Gino Gavioli e Agente Allen per Mauro Rossi e dal settembre 1981 č redattore alla
Cepim, la futura Sergio Bonelli Editore, dove scrive storie per Zagor, Mister
No e Ken Parker prima di creare nel 1986 Dylan Dog, noto anche come l'indagatore dell'incubo, uno dei maggiori successi del fumetto italiano degli anni Ottanta. L'anno successivo ha dato vita a Roy
Mann insieme al disegnatore Attilio Micheluzzi. Ha anche pubblicato una ventina di libri tra gialli, fantascienza e romanzi sperimentali.
Schivo e amante dei paradossi come Groucho, l'aiutante di Dylan Dog che assomiglia come una goccia d'acqua a uno dei fratelli Marx, Sclavi non ama concedere interviste e non ama essere fotografato. I suoi numerosissimi fans devono quindi accontentarsi di una famosa caricatura di Castelli e di una "apparizione straordinaria" nella decima avventura di Dylan Dog,
Attraverso lo specchio, apparsa nel luglio 1987, dove lo ritroviamo nelle vesti della prima vittima della Morte.
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