Cosa usare al posto della China...
Per qualche motivo non potete, o non volete, usare inchiostro di china?
L'inchiostratura a china è un obbligo SOLO se per necessità
professionali, non è una scelta obbligata. L'editore ti chiede tavole a china? Non
necessariamente, anche perché non saprebbe che farsene, una volta fatte le pellicole.
Anzi, l'editore è OBBLIGATO a restituirti gli originali, una volta usati per le
pellicole, per cui a lui non importa nulla del tipo di inchiostro che usi, purché il nero
sia del tipo giusto per la scansione. Se proprio devi inchiostrare (io ho usato solo la
matita per qualche anno), usa un pennarello (tipo i giapponesi a punta pennello, ad
esempio) con inchiostro indelebile se vuoi che il nero resti a lungo. Se il nero serve
solo per produrre le pellicole di stampa (cioè deve essere scannerizzato), puoi usare un
pennarello nero di qualunque tipo. Col tempo schiarirà... pazienza. Molte delle tavole di
Grandi Autori hanno fatto questa fine e a loro non importava un fico secco. Ma se tu
ci tieni a conservare gli originali a lungo, scegli pennarelli professionali. Come
accennavo, quando usavo SOLO la matita, utilizzavo mine molto morbide: con ulteriori
ripassi ottenevo un nero talmente carico da reggere tranquillamente la scannerizzazione;
anche questa è una possibilità, nel caso fossi allergico ai pennarelli, o volessi
ottenere un effetto particolare.
(© Gianfranco Goria - 15 giugno 2001)